Teatrino dei Burattini

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Curiosità

 

Non bisogna cercare negli inizi della storia del teatro, perché il burattino ne è l’inizio.
Nel burattino c’é il principio del teatro, giacché burattini sono i simboli figurativi iniziali, le stilizzazioni di dèi e di forze della natura, i primi travestimenti degli stregoni, le prime maschere...
Prima che si utilizzasse la parola, si utilizzava il travestimento, prima che esistesse l’attore, esisteva il pupazzo.
Moltissimo prima, millenni prima che si parlasse su di uno scenario, i pupazzi recitavano come idoli mobili, come maschere danzanti...
Questa é l’origine del teatro.

Solo a partire dalla fine del XVIII secolo in Italia si cominciano ad avere notizie della diffusione del teatro dei burattini.

Fin dal Cinquecento, la presenza dei burattini è testimoniata nelle piazze e nei mercati, a fianco degli altri mestieri (più o meno leciti), sia come spettacolo autonomo sia come accompagnamento di ciarlatani e venditori ambulanti.

Nasce in questo periodo un importante ciclo drammaturgico del Teatro dei Burattini in Italia: i burattinai assumono infatti molti caratteri, maschere e scenari dai loro "vicini di banco", i Commedianti all'Improvviso. Anzi, da allora, il termine più diffuso (a fianco di capoccielli, fracurradi, fantoccini, magatelli,ecc.) diventa quello di "burattino", tratto dall'omonimo e celebre zanni della Commedia dell'Arte. Con la maschera di Pulcinella comincia la carriera fulminante e duratura dei burattinai cinque-seicenteschi.

Verso la fine del '700 si ha una importante evoluzione: si sono ritrovati, infatti, documenti che testimoniano il consolidamento del genere e la nascita di vere e proprie compagnie di giro e stanziali.


Dalle semplici farse, si passa a rappresentazioni drammatiche o melodrammatiche. L'affermazione del teatro dei burattini avviene subito dopo la rivoluzione francese e la nascita del teatro giacobino.

Nel XIX secolo i burattini diventano un fenomeno comune nelle piazze delle città, diventando un'attrazione in grado di coinvolgere un gran numero di persone.

Etimologia della parola

La parola burattino deriva quasi sicuramente da “buratto”, una stoffa grezza e resistente, usata per abburattare la farina al fine di separarla dalla crusca[1]. Dal XIV secolo il termine viene usato anche per indicare la veste degli attori dalla testa di legno ed in seguito per gli stessi fantocci.


Marionette e Burattini

Nella tradizione il burattino è composto da testa e mani di legno fissate ad un camiciotto sul quale viene posto il vestito. L'animatore per muoverlo lo inguanta dandogli vita. Il termine burattino sta genericamente ad indicare anche tutti gli oggetti animati ‘dal sotto’, dove l'animatore è nascosto, mentre la marionetta viene animata 'da sopra', con dei fili: fanno eccezione le marionette il cui sostegno è dato da pali di legno che, anche se manovrate da sotto, per caratteristiche e stile rientrano nel novero del teatro delle marionette.

Lo spettacolo dei burattini è generalmente rappresentato all'interno di un casotto di legno, detto castello, oggi comunemente detto "baracca".

 
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